Il nuovo programma di ATCP 2021-2024
Perchè il futuro è oggi
Un futuro nuovo tutto da scrivere
Sono entrato a far parte di ATCP nel 2013 perché mi riconoscevo nei suoi principi fondativi, tanto ampi nella sua declinazione quanto fondamentali per questo territorio ossia:
1) tutela degli interessi collettivi e dei singoli, quando hanno valenza generale;
2) tutela dell'ambiente naturale, patrimonio di tutti, nei suoi vari aspetti;
3) valorizzazione in tutte le forme possibili del territorio comune.
Da qui intendo ripartire e far ripartire tutti quanti attraverso una nuova e più moderna declinazione di questi principi generali sempre validi.
Tutela degli interessi collettivi e dei singoli, quando hanno valenza generale
Intesa tra esercenti e proprietari di case
Pensiamo a tutti i servizi e alle necessità che una variegata popolazione di Costa Paradiso può avere. Se guardiamo agli esercenti, osserviamo la necessità di garantire un servizio che possa essere sostenibile in un territorio purtroppo a vocazione stagionale. Se guardiamo i proprietari di case invece, c’è l’aspettativa di una offerta ampia senza la necessità di organizzare i propri acquisti lontano dal territorio. È evidente quindi che l’interesse del proprietario di casa che vive a Costa Paradiso, è diverso dal turista. È possibile immaginare un prezzo calmierato sui beni di acquisto e sui servizi, che possa privilegiare questa categoria di persone, come avviene in tante altre parti? Possiamo quindi immaginare un semplice proprietario di casa, che decide di venire a Costa Paradiso anche fuori stagione, potendo contare su esercizi commerciali aperti con prezzi calmierati evitando di viaggiare con la macchina carica di cibo. Ecco, quindi, che gli interessi che possono apparire diversi, visti sotto un altro punto di osservazione, coincidono. È chiaro in questo senso, il ruolo che può assumere la Comunità quale organismo che raggruppa, organizza e rappresenta entrambi. Principio ancora più forte se si considerano i residenti.
Un servizio di vigilanza a 360 gradi
Questo servizio, non neghiamocelo, è nettamente peggiorato in questi anni e non per colpa di chi lo svolge con impegno e professionalità. Questo è un servizio, la cui ricaduta ha un interesse sia generale che particolare. Tutti noi vorremmo un territorio controllato sia nelle sue parti comuni che nella proprietà privata. In questa prospettiva, possiamo immaginare la costituzione di un consorzio di vigilanza, che, sulla base di un preciso capitolato, firma un accordo pluriennale con la Comunità sulla falsa riga di quanto già è stato fatto per il servizio medico. Un servizio che vada oltre la semplice vigilanza del territorio con la circolazione delle automobili e si estenda anche ai beni privati con l’offerta di una assicurazione garantita appunto dal servizio costante e potenziato di pattugliamento del territorio. Un costo superiore certo, ma una garanzia vera e completa della tutela del patrimonio privato.
La gestione del servizio postale
Fino a pochi anni ha, la Comunità riceveva la posta di tutti, indistintamente. Un servizio che era diventato ormai insostenibile con l’attuale struttura della Comunità. Tuttavia, la soluzione adottata, sostanzialmente di disimpegno, si sta rivelando un onere tutto sulle spalle dei partecipanti. Già perché vivere a Costa Paradiso non è come vivere la nostra vita quotidiana in città, in cui possiamo godere del servizio di portineria, e di una vita quotidiana cadenzata dagli impegni lavorativi. A Costa Paradiso veniamo, si spera, per stare al mare. Posto non solo in cui non consegnano pacchi, ma in cui spesso non prendono nemmeno i telefoni. Il risultato è dover rinunciare alla nostra giornata di vacanza per ricevere un pacco (sperando che sia puntuale) o peggio, rinunciare all’acquisto. È sbagliato. Serve tornare indietro, studiando assieme al Comune, alle Poste e alle ditte di spedizioni, una soluzione comoda per tutti, prevedendo al limite un contributo in termini di strutture di accoglienza da parte dei partecipanti tramite la Comunità.
La raccolta dei rifiuti – decoro del territorio
È innegabile l’inadeguatezza del servizio, che si è reso evidente agli occhi di tutti, nel momento in cui la Comunità ha smesso di svolgere un servizio integrativo. Il problema è noto al Comune che, il 20 agosto, ha promesso un potenziamento. Anche in questo la Comunità può tornare a svolgere un ruolo integrativo nell’esclusivo interesse del godimento del territorio. Possiamo da una parte chiedere al Comune il riconoscimento della tariffa stagionale prevista per legge, e dall’altra prevedere un servizio integrativo attraverso un controllo costante del territorio per ripulirlo di quanto possa trovarsi in modo improprio al di fuori degli idonei centri di raccolta.
Gli stessi centri di raccolta che, va detto, rappresentano un vero e proprio pugno in un occhio al decoro del territorio. Inoltre, questo sistema non consentirà di sanare la maleducazione dei non pochi abitanti nella corretta raccolta differenziata. Già perché l’esistenza del “contenitore unico” lascia impuniti coloro che gettano la mondezza nei cassonetti sbagliati compromettendo non solo la raccolta differenziata, ma anche l’impegno e il senso civico di tutti gli altri. In quest’ottica vale la pena ragionare sulla raccolta porta a porta. Certo questo comporterebbe un obbligo per ciascuno di noi di dotarsi di cassonetti idonei anti-cinghiali a bordo lotto, ma responsabilizzerebbe tutti potendo sanzionare in modo puntuale i maleducati e si spera, risolvere definitivamente il problema.
La gestione dell’acquedotto e della fognatura
Tema delicato, e non è detto che in questo la Comunità possa svolgere un ruolo attivo, ma vale la pena provarci. Sarebbe utile a parer mio, assieme al Comune, sottoporre ad Abbanoa la necessità di affidare la gestione, almeno nei casi straordinari, di questi asset. Tutti noi siamo ben consci della precarietà di questi servizi in un territorio aspro come Costa Paradiso. le rotture sono all’ordine del giorno, e non possiamo pensare di affidare la gestione di queste emergenze ad un organismo come Abbanoa, con tutti i suoi problemi. Il rischio concreto è di ritrovarsi giorni o settimane, con servizi interrotti in attesa della riparazione. La Comunità ha svolto questo servizio per 50 anni, sa dove intervenire e sarebbe capace di farlo tempestivamente come ha sempre fatto. È necessario quindi aprire un dialogo con Abbanoa, che possa portare alla stesura di un piano di intervento delle emergenze con annesso tariffario concordato, perché è bene ricordarlo, questi servizi non devono più essere a carico della Comunità. Questo non può in nessun modo essere immaginato senza l’appoggio del Comune.
La gestione del traffico sempre più in aumento
È indispensabile intervenire sulla regolamentazione del traffico attraverso un piano concordato col Comune che possa prevedere l’implementazione di sensi unici, di parcheggi aggiuntivi, di controlli e di mobilità. Possiamo immaginare di realizzare un parcheggio per i turisti che non alloggiano a Costa Paradiso, su un terreno messo a disposizione della Comunità, ed una navetta pubblica che possa portare tutti nei vari punti sotto costa. Possiamo pensare ad un potenziamento delle funzioni del servizio di vigilanza con la possibilità sanzionatoria. Tema ovviamente che non può che prevedere il coinvolgimento del Comune che così si vedrebbe sgravato di questo compito.
La guardiania
Serve immaginare un nuovo ruolo della sbarra che non sia solo un sali-scendi senza specificità. Possiamo prevedere quindi un doppio ingresso: uno per i proprietari, capaci di alzare la sbarra con un badge, e uno invece sorvegliato, per tutti gli altri. In questo modo si potrebbe da una parte controllare le presenze sul territorio (anche indirizzando sulle specifiche abitazioni il servizio di vigilanza), e dall’altra dare un senso chiaro a questo servizio per gli esterni.
Il servizio medico
Indispensabile in questo territorio, deve essere mantenuto e potenziato. Potenziato nell’offerta, coinvolgendo il Comune, e soprattutto, creando le condizioni perché si possa avere una farmacia in un territorio così vasto e popoloso durante l’estate. Certo ognuno di noi pagando le tasse, si aspetta servizi eccellenti. È utopia, e non possiamo negarcelo. Se vogliamo un territorio fruibile e gradevole, dobbiamo prevedere una integrazione nei servizi al pari di altri consorzi della Sardegna. Sarebbero soldi ben spesi!
Tutela dell'ambiente naturale, patrimonio di tutti, nei suoi vari aspetti
il successo di questo territorio è la sua innegabile bellezza. Bene prezioso che deve essere tutelato e preservato costantemente. In questo la Comunità ha un organismo, la Commissione Tecnica Artistica, che svolge un importantissimo lavoro di controllo sia dei nuovi progetti rispetto alle regole paesaggistiche, sia degli abusi realizzati. Un lavoro preziosissimo che, il pubblico non potrebbe mai offrire in modo sufficiente in un territorio così ampio e complesso. Ecco, quindi, la necessità di offrire un nuovo accordo al Comune, che possa investire la CTA della funzione di controllo e segnalazione di tutte le difformità riscontrare al Comune stesso, agendo con un’unica entità. Un servizio, quello della CTA, che dovrà prevedere professionalità tecniche anche indicate dal Comune. Un servizio di fatto pagato dalla Comunità e di indubbio interesse per il Comune. Il valore immobiliare di Costa Paradiso è indissolubilmente collegato al rispetto da parte di tutti, delle regole. È quindi di interesse generale rispettarle e farle rispettare, come tutti i consorzi seri della Sardegna.
Valorizzazione in tutte le forme possibili del territorio comune
abbiamo assistito negli ultimi anni, ad un territorio che, per vari motivi, è rimasto privo di qualsiasi intervento, diventando un noioso dormitorio. È evidente che l’interesse per questo territorio nasce soprattutto dalle sue attrattività che sono essenzialmente naturalistiche, ma potrebbero essere anche ludiche.
Sul primo punto dobbiamo ammettere che, le discese a mare, hanno subito un progressivo abbandono frutto di un rimpallo stucchevole di responsabilità. Il risultato è l’evidente difficoltà ad entrare in acqua, che spinge molti di noi ad andare fuori. È necessario avviare un dialogo col Demanio che possa prevedere l’attuazione di tutte le iniziative di carattere normativo, volte a sbloccare la sistemazione del litorale. In questo la Comunità può svolgere un servizio integrativo, magari acquistando passerelle di legno mobili ecc. Il tutto però passa dall’approvazione degli enti pubblici, che devono farsi promotori di tale iniziativa, ed ecco la necessità, ancora una volta, del coinvolgimento del Comune.
Sul secondo punto, penso sia arrivato il momento, e lo dico alla Comunità, di smetterla di porre solo problemi. Devono essere favorite e promosse iniziative di carattere ludico e non solo, che possano promuovere il territorio e il suo prestigio da una parte, e creare attrazioni per i suoi residenti. Compito che colpevolmente la Comunità aveva “affidato” all’iniziativa di privati come è stato il Comitato Eventi del compianto Enrico Calilli. La Comunità deve assumere un ruolo centrale in questo compito, al pari di altri consorzi.
La chiamata ad un impegno da parte di tutti in una fase storica per Costa Paradiso
Deve essere chiaro a tutti a questo punto, l’importanza della fase che stiamo attraversando, e dell’impegno che essa richiede da ognuno di noi. È arrivato il momento di lasciarci alle spalle tutte quelle questioni che ci hanno visti schierati in vari gruppi spesso contrapposti, perché le ragioni di tali divisioni non hanno più motivo di esistere dal giorno in cui il Comune avrà acquisito opere e standard.
Per le ragioni espresse sopra, ritengo quindi necessario, ancorché doveroso, agire subito e agire tutti. L’attuale C.d.A, espressione di pochi, non può essere più considerato moralmente investito del “potere” di rappresentare l’interesse di tutti.
Dobbiamo quindi recuperare lo spirito di unione che esiste in ognuno di noi e in tutti i gruppi di Costa Paradiso, superando personaggi e personalismi diventati ormai dinosauri che siedono stabilmente nel C.d.A. da ormai un decennio. Abbiamo il dovere di immaginare un futuro fatto di concertazione e di confronto, che possa mettere al centro del tavolo una nuova Costa Paradiso al cui interno tutti si devono riconoscere e sentire rappresentati. Per questo importante obiettivo, non c’è più tempo da perdere!
Rivolgo un invito al neocostituito consorzio di imprenditori per l’attivazione di un dialogo finalizzato al raggiungimento di comuni obiettivi, nel rispetto dei reciproci interessi. Proprietari di case ed imprenditori di Costa Paradiso, non hanno interessi contrapposti. Tutti quanti vogliamo un territorio più fruibile, con servizi oltre gli standard come questo posto richiede, e con esso una valorizzazione generale dei beni immobili. La comunità ha operato per 50 anni, ha il know how, le risorse umane e le infrastrutture. Non serve un contenitore nuovo, quanto piuttosto ammodernare quello che già esiste garantendo la rappresentanza di tutti gli interessi.
È necessario ricostruire un dialogo costruttivo con il Comune finalizzato al raggiungendo di un accordo con precisi compiti ed impegni per entrambi. Questo muro contro muro con la nostra principale istituzione pubblica ci sta danneggiando e deve essere assolutamente superato: con idee e persone nuove!
Se saremo capaci di ciò, allora potremo riscrivere il nostro regolamento, funzionale e coerente con la nuova missione della Comunità. Riscrittura, che deve vedere coinvolti tutti. Compito che questo C.d.A., espressione di una minoranza per sua stessa volontà, non può assolvere. Non è, perciò, immaginabile aspettare oltre: Il futuro è oggi, è necessario agire tutti insieme e farlo subito, e per questo conto su ognuno di voi!
Ottobre 2021
Stefano Angeli