Com’era facile prevedere, il CdA eletto nell’assemblea dell’11 agosto scorso ha cominciato a perdere pezzi. Infatti dall’ultimo verbale del CdA ci giunge notizia che uno dei suoi componenti, l’ing. Luciano Ognissanti ha presentato le dimissioni dal consiglio. Non conosciamo le ragioni che hanno portato l’ing. Ognissanti a dare le dimissioni, ma possiamo ritenere, con una certa fondatezza, che ad esse abbiano contribuito non poco sia il metodo autocratico di gestione del CdA del presidente Monterosso, sia le modalità con cui è stata formata la lista dei candidati per l’elezione del nuovo CdA.
A tal proposito, avevamo già espresso, nell’articolo "La nuova Costa Paradiso, perchè il futuro è oggi" del 13 Ottobre 2021 alcune critiche, etichettate subito da Monterosso come offese gratuite e come attacchi privi di fondamento, ma che erano tutt’altro che infondate.
Esse, infatti, si riferivano al fatto che:
il nuovo CdA non era stato rinnovato nella sua composizione, non essendo stati inseriti nominativi nuovi così da rappresentare anche gli altri gruppi di proprietari esistenti a Costa Paradiso;
Era stato eletto sulla base di una lista chiusa presentata poco prima del voto;
Veniva confermata, quale presidente, una persona allergica a “fare squadra”, pur essendosi spacciata, anche pubblicamente, come tale;
Monterosso, qualche giorno prima delle elezioni, informava i membri del C.d.A. che dalla lista dei candidati veniva escluso il sottoscritto. Non avendo il coraggio di dire che la decisione era sua, Monterosso affermava in consiglio che la mia esclusione dalla lista dei candidati era stata voluta da un’altra persona nota di Costa Paradiso. Circostanza rivelatasi subito del tutto falsa poiché smentita dalla diretta interessata! Monterosso non aveva, quindi, esitato ad attribuire ad altri decisioni e responsabilità che erano esclusivamente sue e con ciò gettando un’ombra sinistra sulla sua credibilità.
Ma non basta: sempre dal verbale del CdA, si evince che le dimissioni di Ognissanti risalgono ad almeno 1 mese fa, quindi, tale decisione era già maturata quando il sottoscritto ha mosso pubblicamente le prime critiche a Monterosso. Lo stesso Monterosso, quindi, ha celato a tutti, per oltre un mese, una notizia che, da sola, confermava tutte le mie critiche. Il tempo è gentiluomo, e oggi arrivano le prove concrete di quanto affermo, ed anzi, il ritardo di una comunicazione cosi importante la dice lunga di come ormai Monterosso sia spalle al muro, vittima dei suoi stessi errori. Lascio a voi lettori ogni commento di una vicenda come questa.
Se Monterosso avesse davvero a cuore l’interesse di Costa Paradiso, dei partecipanti e della Comunità stessa, dovrebbe dimettersi da Presidente, e mettersi subito a disposizione per porre rimedio agli errori fatti. Se fosse una persona intellettualmente onesta, non esiterebbe a convocare tutti i gruppi di Costa Paradiso oggi esclusi dall’amministrazione della Comunità e mi riferisco quindi ad Unione Proprietari, Amici di Costa Paradiso, e l’imprenditoria sana che lavora e paga regolarmente le quote della Comunità per costituire un nuovo CdA rappresentativo di tutti.
Infine voglio rivolgere un sentito ringraziamento ad Ognissanti, che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere come persona e come professionista. Di lui ho apprezzato oltre all’integrità morale, la sua onestà intellettuale e l’indipendenza di pensiero (che evidentemente per qualcuno è stato un ostacolo insormontabile), l’impegno, il contributo di idee e di azioni, nonché l’educazione, lo stile di comportamento e i risultati del suo agire. Persona che ha dato il massimo, verso i quali tutti i Partecipanti, dovrebbero avere gratitudine e stima. Questa persona è stata per tutti noi una garanzia per la tutela dei nostri interessi. Le dimissioni di Ognissanti purtroppo sono un duro colpo alla rappresentanza del pensiero autonomo e moderato dentro il CdA.
Stefano Angeli
Comments