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Immagine del redattoreFerdinando Mulas

Il CdA del boia chi molla


ANCORA NESSUNA DATA PER L’ASSEMBLEA ELETTIVA DI C.P. MENTRE SI CONTINUA IMPERTERRITI NELLA CAMPAGNA DI DISINFORMAZIONE SULLA FOGNATURA - PERO’ SI VUOLE APPROFONDIRE: CHE COSA?

Eh no, cari amici del Cda: questo è troppo! Lo è da tempo; ma se ancora pensate di potere prendere la gente per i fondelli, eufemismo per evitare una trivialità, vi sbagliate di grosso. I vostri “aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei lavori di manutenzione straordinaria del depuratore” pubblicati dal sito sono da un lato un insulto alla nostra intelligenza e, dall’altro, il segno dell’arroganza che nonostante le figuracce continua a permearvi, come niente fosse accaduto e stesse accadendo.

E’ inutile che ve la prendiate con chi ricorre contro tutto ciò, basti ricordare due semplici fatti:

  1. voi non siete titolati ad operare manutenzioni straordinarie, giacché il Cda è decaduto il 22 agosto e per noi siete in carica solo per l’ ordinaria amministrazione;

  2. voi, a meno di smentite supportate da date, bolli e quant’altro, che non producete mentre tacciate di pretestuosità le contestazioni altrui, non avete titolo né per realizzare, né per gestire una rete idrica integrata; e nemmeno siete designati come tali.

In un sistematico rovesciamento della realtà, avete dispensato "pacchi dono" a piene mani: "pacchi" sul ridimensionamento della fognatura a 10 mila abeq che resta a 16 mila abeq, "pacchi" sui tempi e sulla potenza salvifica e modificatrice della validazione costataci invece 88 mila Euro per nulla, "pacchi" sulla chiusura del villaggio per convincere i partecipanti a pagare l’acconto del 20%, "pacchi" sulla presentazione di una memoria “ad adiuvandum” dei ricorsi al Tar che riproponete adesso quale esca per pesci lessi e non sappiamo con qualche coraggio, dopo le scelte compiute proprio dal momento in cui siete decaduti.

Ci aspettavamo che fissaste almeno la data di una delle due assemblee che non avete voluto svolgere “per evitare motivi di divisione”, in realtà per non vedervi bocciare dai partecipanti le vostre irresponsabili decisioni e differire il più a lungo possibile la resa dei conti… magari fidando in qualche aiuto esterno. Rammentate l’Adelchi, cari amici: “…un volgo disperso repente si desta, intende l’orecchio, solleva la testa, percosso da novo crescente rumor. Dai guardi dubbiosi, dai pavidi volti, qual raggio di sole tra nuvoli folti traluce de’ padri la fiera virtù…”. Calava in Italia Carlomagno e, come lui, lo straniero cui anelate farebbe prima di tutto gli affari suoi; non sappiamo i vostri, ma quasi sicuramente quelli di Costa Paradiso li metterebbe per ultimi. A meno che…certo non siete voi che potreste!

Viceversa, anziché la data delle assemblee che ci propinate?

  1. ci propinate la preoccupazione che i nuovi “motivi aggiunti” di Atcp possano “gelare i rapporti con la Provincia”; ma guarda: e noi che ci chiedevamo perché mai la Provincia vi abbia rilasciato una nuova autorizzazione. Come siamo distanti!

  1. in ritardo di quattro mesi sugli eventi ci propinate qualche informazione in più sulla gara aggiudicatasi dall’Impre Gal srl che, ci si (dis)informa, ha iniziato “quasi subito i lavori con la direzione tecnica dell’ingegner Cassitta”. C’è un gerundio a confondere. Allora chiediamo: Chi sarebbe l’impresa esecutrice dalla “grande affidabilità” che ha iniziato quasi subito i lavori: l’Impre Gal; o chi altri?...Omissis… Mistero!

  1. ci propinate che non è più il presidente, che sul sito si era avocato la responsabilità della questione, a seguire la fognatura. D’ora in poi sarà Fulvio Chiscuzzu, addirittura nel ruolo di RUP che, per chi non lo sapesse, significa “responsabile unico del procedimento” di validazione. Pensate di avere fatto una buona azione? Non ci si dice da quando sia diventato RUP eppure, a meno che non sia stato costretto, al posto di Chiscuzzu noi avremmo riflettuto prima di accettare, se non altro per scaramanzia. Chissà perché il suo RUP ci rievoca un vecchio film con Ugo Tognazzi che, promosso “Federale” negli ultimi giorni della RSI (repubblica sociale italiana - la quale, ovviamente, non ha niente a che vedere coi suoi attuali datori di lavoro), paga duramente la nomina. Nell’incrociare le dita per lui ci chiediamo, al di là della cabala, quali competenze abbia in materia di validazioni, di norme e autority di contratti pubblici; e se non sia un azzardo essersi inserito in una faccenda tanto tribolata e controversa, tra l’altro iniziata prima che lui apparisse all’orizzonte di Costa Paradiso. Mah!

  1. E “dulcis in fundo” cosa ci si dice? Dosando sapientemente bastone e carota, ci si dice tre cose: 1) “Nell’attesa che l’auspicio velleitario dei proponenti il ricorso si realizzi e una sentenza affermi che l’onere della realizzazione dell’opera gravi sul Comune, si procederà a sollecitare tutte le utenze suscettibili di allaccio a farlo”; ma no!; 2) “In caso di rifiuto e sulla base del protocollo firmato in Regione il 18 luglio il sindaco è impegnato a procedere tramite ordinanza per conseguire la non abitabilità della casa. Con la stessa energia si provvederà a perseguire, sia per il contributo di allaccio sia per l’omesso pagamento delle spese di gestione, i “morosi della fognatura”: questo ci mancava!; 3) infine, per ammonirci “lasciate ogni speranza” in una resipiscenza del Cda, si arriva al top: “Intanto abbiamo sollecitato la cortesia dell’ingegner Cassitta affinché sia possibile realizzare un incontro di approfondimento già nelle prossime settimane”.

Quasi un revival del “Boia chi molla”, motto della Repubblica Partenopea nel 1799, utilizzato anche nelle Cinque giornate di Milano del 1848. Domanda: Cassitta è un caso di omonimia o è lo stesso tecnico che doveva chiudere la validazione 60 giorni dopo il 1 luglio 2013 (agosto escluso), mentre ha consegnato il rapporto conclusivo il 9 febbraio 2016, dopo che i buoi ( VIA e Conferenza dei servizi) erano scappati dalla stalla? E che, malgrado ciò (o grazie a ciò?), ha avuto la nomina di direttore dei lavori sul depuratore dove la gara è stata vinta da una “scatola vuota”? Se sì, cos’avete mai da approfondire abusando della sua “cortesia”? (Dis)informateci, per l’amor di Dio: non aspettiamo altro!

di Stefano Angeli & Giorgio Zorzi

 

Il Presidente Piergianni Addis ha pubblicato una nota sul sito della Comunità dal titolo “Aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei lavori di manutenzione straordinaria del depuratore” (l'autore è presunto essendo una nota anonima). Ho lasciato un commento nello spazio sottostante tale articolo, tuttavia il mio commento non è stato autorizzato confermando una volta di più come chi ci amministra ama parlare da solo senza contradditorio

Vi riporto di seguito il mio commento censurato sul sito della Comunità.

“Gentile Presidente Addis,

Lei taccia come “irresponsabili” chi si rivolge ad un giudice per fare chiarezza sulle questioni a tutela di tutti i partecipanti. Per formazione personale per me è irresponsabile chi si avventura per terreni inesplorati senza sentire ragioni diverse dalle proprie e senza il minimo principio di prudenza che pure dovrebbe ispirare chi è chiamato ad amministrare il bene comune. Per me è irresponsabile chi, per perseguire le proprie idee, non esita a scagliarsi contro un gruppo di partecipanti, dimenticando il ruolo che ricopre, dimenticando di essere il rappresentante di tutti e non soltanto del proprio cerchio magico.

Tutta la sua attenzione è stata rivolta ad ottenere una autorizzazione allo scarico, e per ottenerla ha fatto in modo che la Comunità si facesse stazione appaltante di un progetto. Lei ha invocato una rapida sentenza al TAR che è stata sollevata dai famosi “irresponsabili” nel 2012 a cui Lei ha aderito (!!!) versando la quota di 150€ come decine di altri partecipanti. Eppure oggi, incurante di questo processo pendente, ha avviato i lavori della fognatura IN DANNO AI PARTECIPANTI. Bastano insomma poche parole per rendersi conto del disorientamento causato dalle sue scelte.

Alle tante parole che lei ha saputo spendere sulla vicenda e alle tante rassicurazioni, potrebbe aggiungerne poche altre: pubblichi tutti i documenti che dimostrino come la Comunità abbia titolo per richiedere l’autorizzazione allo scarico, e altrettanto faccia per dimostrare che può avventurarsi nella realizzazione dell’impianto fognario facendosi stazione appaltante. Semplice, chiaro, trasparente.

Se sarà capace di fare chiarezza sulla vicenda lei darà peso alle sue parole e al suo operato che ai più appare ben poco prudente. Viceversa, se continuerà a sviare alle domande mantenendo il silenzio sulle questioni poste non potrà far altro che continuare ad alimentare i tanti sospetti di irregolarità e di incertezza che circonda il suo operato.

Stefano Angeli”

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