Gentili partecipanti,
vi informiamo di una importante iniziativa (protocollata in Comunità in data 13/01/2022 09:13:39 al numero 007/2022) a cui ha aderito anche ATCP. Riteniamo, sul piano politico, che una decisione come quella di esternalizzare il servizio di vigilanza, che prevede tra l'altro l'installazione di telecamere da mettere sul territorio, (con risvolti sulla privacy per ognuno di noi) debba passare per una delibera assembleare. Questo non perché il CdA non abbia il potere di farlo, ma perchè riteniamo doveroso che siano i partecipanti tutti, e non 5 persone, a decidere nella sua interezza, della sorte del più importante servizio privato di Costa Paradiso.
Di seguito il testo della Comunicazione.
La Redazione di ATCP
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Spettabile CdA,
apprendiamo in data 10 gennaio 2022, attraverso una vostra NL, di un importante Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 22 dicembre 2021. In tale occasione
“Il consiglio decide pertanto di scegliere l’offerta della società di vigilanza La Nuorese, considerata tecnicamente equiparata a quella della società Tiger Srl, ma economicamente più vantaggiosa, e di affidarle l’incarico per il servizio di vigilanza, basato sull’impiego di moderni strumenti tecnologici per il controllo del territorio, quale soluzione alternativa all’attuale servizio di guardiania. Dà, quindi, mandato al presidente di formalizzare il rapporto contrattuale, di durata triennale, con la stessa società e di definire in dettaglio, nell’ambito di tale rapporto, i contenuti, le modalità di espletamento e le garanzie del servizio di vigilanza, nonché le regole di ingaggio per il personale adibito ad esso.”
Premesso che:
1) codesto CdA è investito dei più ampi poteri, ivi compreso quello di esternalizzare un servizio;
2) Siamo consapevoli di una delibera assembleare di agosto 2017 che autorizza il CdA all’implementazione di un servizio di video-sorveglianza e/o di Wi-Fi (ma non di esternalizzare il servizio di vigilanza);
3) Che sono passati quasi cinque anni da codesta delibera avvenuta con un altro Presidente e con un altro CdA;
4) Che codesto CdA, è stato legittimamente eletto ma sulla base di una lista di persone senza allegato alcun programma di azione reso pubblico ai votanti e per questo implicitamente approvato;
5) Che la gestione delle strade su cui dovrebbero insistere le telecamere, ha smesso di essere di competenza della Comunità;
6) Che non è stata svolta alcuna campagna informativa sul territorio prima di tale importante decisione;
si chiede a codesto CdA,
di sospendere ogni decisione, e di sottoporre il tutto alla prossima assemblea dei partecipanti da convocare nei tempi e nei modi da voi indicati, preferibilmente ad agosto
Si consiglia inoltre di predisporre un piano organico e complessivo di riorganizzazione della Comunità, in cui ci siano scritti in modo chiaro i servizi che si vuole offrire, i costi, e le relative modalità.
Precisiamo che su tutti questi temi siamo disponibili al dialogo. Stigmatizziamo i tempi e i modi con cui si è deciso di incidere in modo così profondo sul servizio privato più importante di Costa Paradiso.
In attesa di un gradito riscontro, restiamo a disposizione.
GRUPPI
Stefano Angeli – ATCP
Alberto Addis – Unione Proprietari
PERSONE
Nunzio Perri
Piergianni Addis
COMMENTI
DATO L'ELEVATO NUMERO DI COMMENTI RICEVUTI, E NE SIAMO FELICI, LI RIPORTIAMO DI SEGUITO DAL PIU RECENTE. I COMMENTI DI PERSONE NON IDENTIFICATE, NON SARANNO PUBBLICATI.
FRANCESCO DIMUCCI: I servizi di videosorveglianza sono strettamente regolamentati dal GDPR ed il Garante assicura un forte controllo sul rispetto delle regole. SE tutto il territorio di Costa Paradiso fosse privato, ovvero appartenente solo ed esclusivamente ai proprietari partecipanti alla Comunità, una Assemblea potrebbe deliberare l'effettiva realizzazione di un sistema di videosorveglianza (con registrazione delle immagini, altrimenti è solo videocontrollo o controllo remoto). Sempre ovviamente nel rispetto della privacy delle persone, similarmente all'installazione di videosorveglianza in un condominio: riprese solo ed esclusivamente delle parti comuni, nomina dei responsabili del trattamento, ecc. Nelle ultime sentenze è stato riconosciuto che strade ed impianti non sono più di proprietà dei partecipanti alla Comunità, ma sono di competenza e proprietà del Comune di Trinità d'Agultu. La videosorveglianza su suolo pubblico NON può essere effettuata da un soggetto privato come la Comunità, ma può essere gestito e realizzato solo dal Comune di Trinità che è anche il Titolare dei dati registrati. Nel caso, il Comune può incaricare un soggetto privato per la realizzazione del sistema nominandolo anche responsabile del trattamento, ma le tutele legali dei dati rimangono in capo al Titolare dei trattamenti. Per bloccare una installazione illecita o verificare quanto detto sopra si può effettuare una segnalazione al Garante, richiedendo una verifica preliminare del sistema PRIMA che venga realizzato senza incorrere in salate sanzioni o in provvedimenti penali.
REDAZIONE ATCP: desideriamo ringraziane Francesco Dimucci per questo importantissimo intervento che fa chiarezza sul tema. Ci auguriamo quindi che il CdA della Comunità ne tragga le conseguenze e corregga le proprie decisioni oltre che sottoporre il tutto all'assemblea dei partecipanti.
L.B (commento pervenuto via mail).: Buonasera vi ringrazio per vostra continua attività e l’informazione ha tutti i partecipanti.. per quanto mi riguarda le telecamere possono aspettare ritengo che ci sono cose più importanti da portare ha termine e poi si può pensare alle migliorie . Distinti saluti
S.L (commento pervenuto via mail): Si tale decisione deve assolutamente coinvolgere tutti i proprietari in una assemblea!!!
MARIO SACCHI: videocamere alla sbarra e nei luoghi pubblici non ognidove ,maggior servizio di sorveglianza.
LETIZIA BOSONI: D’accordo per l’installazione di telecamere sul territorio,ma non in sostituzione dell’attuale servizio di vigilanza fisico,bensì in aggiunta.
BALMA-CAMORIANO: Riteniamo che l’installazione di un sistema di video sorveglianza nelle aree pubbliche (purché legalmente strutturato) unitamente ad un più efficiente servizio di Sorveglianza e monitoraggio accessi sarebbe utili in un territorio come Costa Paradiso che durante buona parte dell’anno è poco popolato e quindi a rischio di azioni illecite.
ALBERTO: Buonasera a tutti, come spunto di riflessione sulla questione: Sono stato a Costaparadiso durante il periodo natalizio. Purtroppo, probabilmente per la nota carenza di personale, la guardia era quasi sempre assente e la sbarra costantemente alzata (anche di sera). Il servizio cosí proposto é inutile. Inoltre gli accessi di auto di turisti (e soprattutto di possibili malintenzionati) attualmente non é tracciato. O si migliora il servizio attuale oppure si dovrá optare per una tracciatura elettronica
GIOVANNA BENVIGLIA: Anche io sono d'accordo per le telecamere alla sbarra e per il servizio di vigilanza fisico. E vorrei mantenere il personale che fin'ora ci ha garantito un buon servizio. Giovanna Beviglia
MARCO BORTOLAMI: Sono d'accordo per le telecamere alla sbarra ma e' indispensabile il servizio di vigilanza fisico,
trovo sia giusto mantenere il personale che per anni ci ha garantito il servizio.
SARA: Concordo che le telecamere siano posizionate solamente alla sbarra grazie Sara
CORRADO MORA: Viviamo tutto l'anno sotto l'occhio di migliaia di telecamere, utilissime, come dimostrano le cronache, ad individuare misfatti e malfattori ma qualcuno a Costa Paradiso trova questo lesivo della sua privacy, ridicolo! E lasciamo il CdA lavorare con le sue attribuzioni, altrimenti non la finiamo piu'. Lasciamo l'assemblearismo al 68, per favore, siamo nel 2022.
GONARIO FILIPPINI: L’uso delle telecamere, alla sbarra, o nei pressi dei centri commerciali è senz’altro utile ma non in alternativa alla presenza fisica degli addetti alla vigilanza
MARIA ANTONIETTA: Sono contraria all'installazione di telecamere che violano il diritto della privacy. Non voglio essere inquadrata da persone sconosciute mentre passeggio per strada. Sono favorevole alle telecamere alla sbarra, nei parchieggi e nei centri commerciali. basta.
GIANNI: La videosorveglianza ormai è parte integrante e sostanziale di ogni comunità che intende salvaguardare la sicurezza delle cose e delle persone che la vivono, specialmente in modo saltuario come si confà con il territorio di Costa Paradiso. Detto ciò, non posso che concordare che la videosorveglianza venga estesa a tutta Costa.
DOMENICI MARIA PIA: Buongiorno noi siamo per le telecamere per un maggior controllo delle nostre proprietà e ciò spero che serva ad un maggior controllo alla sbarra dato che al momento sono poco efficiente non per negligenza ma per carenza di personale. Spero che queste telecamere aiutino lela guardiania a non lasciare scoperto il varco.
MARIO SACCHI: telecamere alla sbarra non cinesi
SALVATORE: Non voglio assoluramente le telecamere per costa paradiso!!!!!! voglio che sia rispettata la mia privacy!!!!!
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