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Lettera dell'Avv. Bellesia sul servizio di vigilanza

Gentili partecipanti,

desideriamo proporvi in forma integrale, il commento che l'Avv. Bellesia ha rilasciato sul sito della Comunità in risposta alla lettera del Presidente Monterosso del 18 Gennaio 2022. Commento che ha gentilmente segnalato anche alla Redazione di ATCP nel tentativo di fornire un confributo alla discussione.

Vogliamo solo sottolineare come, anche l'Avv. Bellesia, chieda al CdA di sottoporre il tutto all'assemblea dei partecipanti.

Ringraziamo l'Avv. Bellesia per il prezioso contributo sull'argomento.


La Redazione di ATCP


 

Gent.mo dott. Monterosso, vorrei sottoporLe alcune mie brevi considerazioni sulla sua comunicazione. Con il trasferimento delle strade e di alcune aree in proprietà al Comune di Trinità d’Agultu, Costa Paradiso ha cessato di essere un territorio sostanzialmente privato per diventare una frazione del territorio comunale. Le strade sono ora pubbliche e così tutte le altre aree ed i manufatti ceduti. Nasce pertanto il delicato problema della sorveglianza del territorio che ora è e sarà di spettanza comunale: al Comune di Trinità è, pertanto, demandato il compito pubblico di assicurare la sicurezza del territorio comunale denominato Costa Paradiso. La comunità intesa, quindi, come rappresentativa dei privati proprietari, a mio parere, purtroppo, forse non potrà più svolgere autonomamente i compiti di sorveglianza che prima svolgeva (sbarra, guardiania, perlustrazioni lungo le strade, controlli degli accessi etc.) ma dovrà limitarsi ad una sorta di vigilanza delle sole proprietà private come avviene in città con le Guardie giurate. In caso contrario si potrebbe verificare un conflitto di competenze con l’Autorità comunale. Ne deriva sempre a mio parere, e lo dico con dispiacere perché temo che ciò possa causare una diminuzione della sicurezza in Costa Paradiso (penso, ad esempio, agli accessi non più controllati soprattutto nei periodi non turistici), che il progetto di sorveglianza ipotizzato dal CdA sia infattibile sia per i motivi che prima ho espresso sia per il rischio di violazioni della normativa sulla privacy perché un servizio di telesorveglianza su un territorio pubblico potrebbe risultare illegittimo e, soprattutto, illecito: penso alle riprese delle persone che transitano ora sulle pubbliche strade, alla inquadratura delle targhe delle loro auto, alla autorizzazione alla conservazione dei dati etc.: ma anche le riprese telematiche di aree private comuni potrebbero ugualmente essere incompatibili con l’attuale normativa perché potrebbero essere lesive della privacy di terze persone su di esse transitanti. Un siffatto servizio di telesorveglianza potrebbe essere esercitato solo dal Comune con eventuale appalto a società terza ma non credo che il Comune di Trinità sia disponibile ad affrontare i costi economici e politici di ciò anche a fronte di una partecipazione alla spesa da parte della Comunità di Costa Paradiso. Appare così non opportuno allo stato un impegno di spesa di circa € 400.000,00 (oltre ad IVA ?) annui a fronte di una attività che potrebbe essere illecita o comunque comportare fortissimi profili di responsabilità civile e forse anche penale oltre ad un possibile contenzioso con la società appaltatrice. E comunque perché mantenere lo stesso livello di spesa precedente quando invece sarebbe essenziale cercare di ridurre il costo, considerando anche che parte della sorveglianza spetterebbe al Comune di Trinità ? Che poi il Comune di Trinità lo faccia è naturalmente un altro discorso. Un’ultimissima considerazione. La delibera del 2018 a cui Lei accenna nella sua comunicazione aveva valutato eventuali iniziative in un momento in cui il territorio era ancora sostanzialmente privato: ora non è più così. Pertanto mi parrebbe che quella delibera sia di fatto svuotata di ogni valenza, essendo venuti meno i presupposti di essa. In ogni caso non autorizzava la stipulazione di contratti assai onerosi per la Comunità, considerando che la società appaltatrice vorrà un contratto pluriennale: probabilmente sarebbe una iniziativa di straordinaria amministrazione che necessiterebbe, appositamente inserita all’ordine del giorno, di una specifica approvazione da parte dell’assemblea dei partecipanti alla Comunità. Si potrebbero, quindi, valutare previamente con il Comune di Trinità d’Agultu eventuali collaborazioni per la migliore realizzazione di un sistema di sorveglianza e sicurezza per il nostro territorio ? Ipotizzo il mantenimento concordato di un servizio di vigilanza sugli accessi, di delega alla sorveglianza delle aree pubbliche etc.: non so se siano realizzabili ed in che forma giuridica ma sarebbe auspicabile una soluzione concordata con il Comune di Trinità d’Agultu. In questo modo forse il Comune potrebbe essere sollevato in tutto od in parte dai costi, di sua competenza, per i compiti di sorveglianza di un territorio ampio come Costa paradiso e noi proprietari potremmo ancora sentirci tutelati sapendo che vi è un costante ed organizzato controllo delle nostre proprietà e della nostra “Costa Paradiso”. In ogni caso credo che sia opportuno che tutti gli aspetti della delicata ma imprescindibile organizzazione della tutela del territorio di Costa Paradiso siano da un lato trattati con la massima limpidezza e trasparenza verso i proprietari e dall’altro ampiamente discussi e valutati in tutte le assemblee che si rendessero necessarie per una completa ed esauriente disamina di tutti gli aspetti, economici, giuridici ed organizzativi, nessuno escluso: assemblee da tenersi, naturalmente, nei momenti di maggiore presenza dei proprietari, come per altro occorre dare atto ha fatto fino ad ora meritoriamente l’uscente CdA. La ringrazio per l’attenzione ed il risalto che vorrà dare a queste mie spontanee considerazioni che auspico possano essere lo spunto per un approfondito confronto fra i proprietari di Costa Paradiso. I miei più cordiali saluti. Francesco Bellesia

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