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  • Immagine del redattoreFerdinando Mulas

ATCP chiede il sostegno per dare attuazione al progetto unitario di Stefano Angeli


Gentili proprietari di Costa Paradiso,

OGGETTO: Il programma di ATCP per il prossimo triennio: la legalità del comprensorio di Costa Paradiso e la riduzione delle quote come obiettivi prioritari.

A Costa Paradiso, sussiste, irrisolto, un problema fondamentale, preliminare a tutti gli altri, che riguarda la legalità del territorio sotto diversi profili, quali:

  1. La gestione delle opere di urbanizzazione primaria, gestite senza alcun titolo giuridico dalla Comunità, quando essa spetta al Comune di Trinità;

  2. La gestione dei servizi urbanistici correlati alle opere stesse, ed in particolare del servizio idrico integrato (servizio idrico e servizio fognario), curata abusivamente dalla Comunità in luogo del gestore previsto per la Sardegna;

  3. La verifica delle volumetrie edificate per stabilire se è stato superato - come riteniamo - il tetto massimo fissato dal piano territoriale di lottizzazione;

  4. L’adeguamento del regolamento del territorio in funzione di una qualificazione giuridica definitiva idonea a soddisfare gli interessi dei Partecipanti.

I consigli di amministrazione che si sono succeduti nel tempo non hanno affrontato e risolto le suddette questioni, perpetuandole nel tempo. Anche il consiglio di amministrazione uscente, il cui mandato è scaduto da quasi un anno, non è sfuggito a questa regola, anzi ha fatto di tutto per perpetuare un modello di gestione orientato a conservare uno stato di sostanziale illegittimità del comprensorio, cercando di mantenere in capo alla Comunità la gestione dei servizi urbanistici. Compito, questo, che spetta al Comune di Trinità o all’ente specificamente preposto, come Abbanoa; col risultato evidente e palpabile di servizi peggiorati o addirittura sospesi, come la fornitura dell’acqua, e di costi di gestione aumentati di oltre il 40%.

La questione del progetto di ampliamento della fognatura, su cui tanto si è discusso negli ultimi due anni, si colloca anch’essa sul piano della legalità, prima ancora che su quello progettuale, su quello economico o emergenziale, come sostengono alcuni. Infatti, la Comunità non ha alcun titolo di legittimazione giuridica per la realizzazione di un’opera che riguarda un impianto di proprietà comunale e che comunque ha valenza di opera pubblica. Perciò, la richiesta della Comunità, inoltrata ai Partecipanti nel 2015, di finanziare il primo lotto del progetto Savi era del tutto illegittima e quindi da disattendere, secondo le indicazioni date a suo tempo da ATCP. Di qui l’urgenza di attivare dirette ed immediate trattative con gli enti preposti per concordare un percorso condiviso, il cui risultato finale dovrà essere la cessione del servizio idrico integrato all’ente competente per legge. E’ questo l’unico modo per poter avere un rapporto diretto con Abbanoa per la fornitura dell’acqua, attraverso utenze individuali.

In questo quadro, è pertanto necessario eleggere un consiglio di amministrazione, che ponga al centro della sua agenda l’attuazione della legalità nel territorio di Costa Paradiso, oltre all’impegno di assicurare una corretta ed efficiente gestione economica della Comunità riguardo all’attività ordinaria. Per questo, ATCP ha aderito alla proposta di un programma unitario, fatta da Stefano Angeli, finalizzato a portare il nostro comprensorio all’interno di una cornice di piena legalità. E’ l’obiettivo minimo, sul quale dovrebbero convergere tutti coloro che hanno a cuore gli interessi generali dei Partecipanti/proprietari e la salvaguardia di Costa Paradiso. Oltre a ciò occorre concentrare gli sforzi per razionalizzare e ridurre le spese, al fine di garantire un miglior servizio ad un prezzo decisamente più basso.

Per raggiungere questi fondamentali traguardi, occorre una forte presa di coscienza dell’urgenza e della priorità delle problematiche citate da parte di tutti i proprietari di Costa Paradiso, ma soprattutto dei nostri associati e simpatizzanti, una parte dei quali si è fatta attrarre dalle false lusinghe di chi, a Costa Paradiso, coltiva essenzialmente i propri interessi economici. Per questo aspetto, può essere utile la lettura di due articoli, a mia firma, pubblicati sul sito web di ATCP il 22 dicembre u.s (Link 1). ed il 7 gennaio scorso (Link 2).

È sentimento largamente diffuso quello di “unirsi” per affrontare assieme le problematiche e diminuire le conflittualità. Condividendo ed accogliendo questo spirito ATCP ha aderito alla proposta unitaria di Stefano Angeli. Per questo invito tutti quanti abbiano a cuore questo sentimento a non disperdere il voto e a sostenerci in questa importantissima fase della vita di Costa Paradiso.

Occorre, inoltre, riorganizzare ATCP, facendo evolvere la sua struttura, essenzialmente centralizzata, verso una forma più diffusa a livello territoriale, prevedendo la costituzione di gruppi organizzati, distribuiti sul territorio nazionale, con lo specifico compito di svolgere un’azione di sensibilizzazione e di corretta informazione verso tutti gli altri proprietari. Una prima iniziativa è già stata effettuata a Milano, ma l’intento sarebbe di costituire nuclei locali sul territorio, ad esempio a Roma, Torino, Bologna e la Sardegna (Costa Paradiso).

Chi intende aderire a quest’idea è pregato di rispondere con una email, indirizzata a: presidenza@atcp.it includendo anche un numero telefonico. Nel frattempo urge procedere alla raccolta delle deleghe in vista della prossima assemblea del 18 marzo p.v. Chi volesse delegare ATCP, non potendo partecipare personalmente all’assemblea, è pregato di farlo al più presto inviando la propria delega corredata della fotocopia o della scansione del proprio documento di riconoscimento, debitamente controfirmata, a: delega@atcp.it

Per noi e per lo splendido territorio che abbiamo scelto per le vacanze, non occorre perdere altro tempo, pena il disastro !

Il presidente di ATCP

Ferdinando Mulas


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