Ricevo, con preghiera di pubblicarla, da Mariano Deligia una lettera che vi riporto di seguito.
F. Mulas
Gentili partecipanti,
Mi chiamo Mariano Deligia e vi scrivo perché con altri proprietari residenti a Costa Paradiso stiamo pensando di costituire un gruppo organizzato di residenti qui, a Costa Paradiso, per cercare di fare uscire il villaggio dalla spirale in cui è entrato e da cui non sembra in grado di uscire, causa la ostinazione e l’interesse di pochi. Chi meglio di noi che viviamo qui tutto l'anno può fare questo?
Noi non siamo né Ingegneri né costruttori né agenti immobiliari. Siamo persone a cui interessa salvaguardare l'ambiente in cui viviamo. Soprattutto siamo persone oneste e serie.
Siamo aperti a tutte le sigle di Costa Paradiso che condivideranno le nostre idee; però vi chiediamo, per la prossima assemblea, di pensarci bene prima di inviare la delega a qualcuno. Forse non ci sarà una volta successiva. Non lasciatevi ingannare da scrittori e siti accattivanti che cercano di avere il vostro voto con false promesse. Mi riferisco a chi è ansioso solo di sedersi sul trono di Costa Paradiso per spillare gli ultimi spiccioli che ci sono rimasti.
Fidatevi solo della vostra responsabilità. Perciò affidate le vostre deleghe a persone che hanno i vostri stessi interessi: salvaguardare l’investimento immobiliare e, con esso, salvare Costa Paradiso e le sue bellezze dal cemento selvaggio e rivendicare dal Comune, a cui già versiamo le tasse locali, rispetto e autonomia.
Dobbiamo marciare unirci per ottenere questi risultati. Più avanti vi illustrerò nostri progetti per Costa Paradiso.
Intanto, vi riassumo quanto è successo all’assemblea di sabato 26 novembre.
L’assemblea del 26 novembre u.s. si è chiusa con un nulla di fatto e quindi col rinvio ad una nuova assise, che probabilmente si terrà nei primi mesi del 2017.
I risultati dello scrutinio per il rinnovo del C.d.A. (consiglio di amministrazione) e del C.d.R. (collegio dei rappresentanti – organo di controllo) non hanno permesso di dare a Costa Paradiso una nuova dirigenza. Prima, per decimillesimi, si è classificata, grazie ai 1491 voti del Comune, la lista capeggiata dall’ex prefetto, dott. Ferdinando Buffoni, sostenuta anche dall’imprenditoria locale; seconda, la lista Unione proprietari del presidente e del tesoriere uscenti (Piergianni Addis e Sandro Guiducci) - Comitato 26 novembre e Diana Lanciotti; terza la lista Atcp-Amici Costa Paradiso-Mariano Deligia PRCP. Ma nessuna delle tre ha raggiunto la contemporanea maggioranza di millesimi e “teste”, prevista dall’art. 55 del Regolamento per procedere alla proclamazione degli eletti; e i successivi negoziati per formare una maggioranza in grado di eleggere il Cda e il Cdr non hanno dato esito positivo. Nessuna alleanza è risultata infatti percorribile.
Qualcuno della lista 2 ha scritto (non faccio nomi onde evitare problemi, visto che abitiamo vicini) ci ha accusato che è stata colpa nostra della lista N°3 la ragione della nostra sconfitta da parte del Comune. Questa è pura menzogna e mancanza di rispetto per tutti quelli che le hanno data la delega. Infatti noi abbiamo cercato il dialogo prima e durante l'assemblea ma senza esito. Se guardiamo i numeri e facciamo il calcolo possiamo accorgerci che i numeri non tornano e non avremmo vinto per una manciata di millesimi. Quindi mi aspetterei da chi scrive di esporre i fatti come stanno senza mentire ai proprietari che gli hanno dato la delega.
Risultato delle votazioni:
Lista vincente dell’ex prefetto, dott. Ferdinando Buffoni, sostenuta dagli imprenditori e del Comune di Trinità con 2888,41 decimillesimi (di cui 1491 del Comune). Di cui 349 teste.
Al secondo posto, con 1936,943 voti, si è posizionata quella del “Comitato 26 novembre” (degli ingg. Monterosso, Pignagnoli, Zorzi, più i dott. Butera e Pedace), sostenuta da Unione proprietari (la formazione del dott. Addis e dell’ing. Guiducci). Di cui 379 teste.
Ultima, con 888,50 decimillesimi, quella formata da Atcp, Amici Costa Paradiso e indipendente Mariano Deligia. Di cui 207 teste.
Lascio a voi quindi fare i calcoli e trarre le conclusioni ...
Tutti i problemi sono rimasti sul tappeto. L’assemblea è solo riuscita a bocciare il bilancio consuntivo, che dovrà essere rivisto e corretto; ma dalla fognatura alla necessaria riforma della Comunità, passando per la pretesa del Comune di Trinità di essere determinante nell’elezione del consiglio di amministrazione e di esservi addirittura presente con propri rappresentanti, ogni decisione è stata rinviata; pertanto tutti questi nodi si ripresenteranno alla prossima assemblea.
E’ stata la lista Atcp-Amici Costa Paradiso-Mariano Deligia, terza classificata con 207 “teste” (tra deleghe e presenze in aula) e 888 decimillesimi a favorire il rinvio e una pausa di riflessione, DOPO AVERE RESPINTO:
1) LA FOGNATURA PAGATA DAI PARTECIPANTI, come proposto dalle altre due liste: Buffoni-Comune-imprenditori locali e Unione proprietari-comitato 26 novembre; infatti l’opera deve essere realizzata a spese di chi, per legge, ne è responsabile: gli enti pubblici, tra cui il Comune;
2) IL BILANCIO CONSUNTIVO, presentato dalla Comunità con tutti i rincari e le tariffe contra-legem (tipo quella sulla fognatura, computataci a mc. anziché sull’effettivo consumo d’acqua del periodo in cui la usiamo) versati dai partecipanti per essere poi sperperati in mille rivoli e supplire ai mancati introiti di denaro dai morosi e facendoci staccare l’acqua da Abbanoa
3) IL VOTO DEL COMUNE PER IL CDA, propugnato dalla lista Buffoni-Comune-imprenditori locali, grazie al quale, coi suoi 1491 decimillesimi, l’ente pubblico da sempre determina tramite uomini di sua fiducia l’amministrazione del villaggio e politiche che ci hanno portato sull’orlo del fallimento
CHIEDIAMO AI PARTECIPANTI:
a) di sostenere il nostro impegno per costituire, in vista della prossima assemblea, uno schieramento di forze in grado di rinnovare finalmente la Comunità, con persone competenti ed oneste
b) di sostenere la nostra iniziativa per la realizzazione di una fognatura pagata dagli enti pubblici, rispettosa dell’ambiente e dimensionata sulle effettive necessità del villaggio
c) di sottoscrivere la nostra petizione per pagare la bolletta dell’acqua direttamente ad Abbanoa in modo che si rivalga solo verso i morosi e non stacchi più l’acqua a tutti; e affinché la bolletta sulla fognatura ci venga computata in base all’acqua consumata e non per i mc. delle abitazioni
d) di respingere ogni ipotesi di commissariamento o di avvento di un amministratore giudiziario e di appoggiare invece un ricorso all’Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania con l’obbiettivo di escludere per sempre il Comune dall’utilizzare i suoi 1491 decimillesimi per determinare il Cda del villaggio, il quale deve comporsi di soli partecipanti.