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  • Immagine del redattoreRedazione di ATCP

Articolo Nuova Sardegna 19 Luglio 2016


Riportiamo in forma integrale l'articolo di questa mattina pubblicato sul sito de La Nuova Sardegna.

La Redazione di ATCP

 

TRINITÀ D'AGULTU. Uno spiraglio sulla intricata vicenda che ha portato al taglio dell’acqua potabile in Costa Paradiso potrebbe intravvedersi sin da oggi, all’esito dell’incontro promosso dal sindaco di Trinità Giampiero Carta con i vertici di Abbanoa e gli amministratori del mega condominio turistico. La situazione di grave disagio per residenti e turisti, dovuta alla chiusura della condotta di rifornimento di acqua potabile per via di un contenzioso che supera il milione e seicento mila euro potrebbe essere superata se – stando agli accordi preliminari sottoscritti ieri sera tra il sindaco di Trinità e l’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti – verrà confermato il versamento di diverse quote di debito da parte di alcuni grossi impresari. I quali bonificherebbero le somme direttamente sui conti correnti di Abbanoa, senza passare per le casse della Comunità Costa Paradiso.

Questo delicatissimo passaggio dovrebbe essere formalizzato nella giornata odierna, quindi si dovrebbe procedere alla riapertura della condotta principale che porta acqua potabile nel comprensorio turistico. Nel frattempo al villaggio, che ospita oltre 16 mila persone, la rabbia monta e aumenta, ora dopo ora. L’amministratore delegato di Abbanoa ha risposto, garbatamente, alle giuste lamentele di una donna residente da anni nel complesso residenziale che protesta, a pieno titolo, contro la chiusura dell’acqua potabile.

«La rete interna di Costa Paradiso è privata. Abbanoa non può in alcun modo intervenire all’interno del villaggio con slacci mirati nei confronti di singoli proprietari morosi. In merito all’appello lanciato dalla signora Diana Lanciotti, Abbanoa ribadisce che l’unica utenza pubblica è quella condominiale e che ha accumulato nel corso degli anni un’ingente morosità. Spettava e spetta all’amministrazione di condominio perseguire chi non ha pagato all’interno della comunità e saldare i debiti per un servizio idrico che fino a oggi ha gravato sulle spalle dell’intera collettività sarda. Capisco le preoccupazioni e anche l’opinione della signora Lanciotti, – commenta l’A.d. di Abbanoa Alessandro Ramazzotti – ma il servizio idrico interno a Costa Paradiso è stato gestito in maniera non chiara e soprattutto senza pagare la fornitura pubblica di acqua all’intero condominio. Lo slaccio operato da Abbanoa ha piena legittimità. C’è un’ordinanza nettissima del Tribunale ordinario di Tempio mentre sulla quantificazione degli insoluti si è espressa altrettanto chiaramente persino la Corte d’Appello di Sassari». (g.p.c.)

Nota: nella foto il Sindaco di Trinità Giampiero Carta

 

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