L’ing. Attilio Savi, il professionista incaricato della stesura del progetto definitivo, esecutivo, del progetto di “Ampliamento e manutenzione straordinaria delle Strutture Depurative e della Rete Fognaria Esistente” di Costa Paradiso, nonché della direzione dei lavori e della contabilità delle opere, con una lettera indirizzata al presidente del C.d.A. pubblicata oggi, 3 maggio 2016, sul sito web della Comunità, smentisce le affermazioni contenute nell’articolo “Approfondimento sulla questione fognatura”, attribuito a Piergianni Addis e pubblicato sullo stesso sito della Comunità il 18 aprile u.s.
In particolare, le contestazioni dell’ing. Savi, rispetto alle affermazioni non veritiere del presidente del C.d.A., riguardano:
il numero degli abitanti equivalenti previsti nel progetto, dopo l’approvazione della V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) da parte della Giunta Regionale n. 35/9 del 12/09/2014, è di 16.000 ab/eq; al riguardo, non risulta alcun provvedimento ufficiale che abbia autorizzato il sottodimensionamento dell’impianto a 10.700 ab.eq., che “consentirà un importante risparmio”, come affermato dal presidente;
in data 28/01/2016 l’ing. Savi ha comunicato il recesso “per esclusiva colpa del Committente e giusta causa” dall’incarico professionale ricevuto dalla Comunità in data 13/09/2010 e non ha dato le “dimissioni” da Progettista e Direttore dei Lavori, come impropriamente pubblicato; il che prelude l’avvio di una causa per danni nei confronti della Comunità, con inevitabili e pesanti conseguenze per le casse sociali
Il documento conclusivo dell’iter di verificazione/validazione del progetto, avviato il 1 luglio 2013, è stato consegnato alla Comunità-committente nel febbraio 2016, solo successivamente alla comunicazione del recesso da parte dell’ing. Savi, e dunque del tutto inutile.
Dobbiamo, purtroppo, prendere atto che si tratta dell’ennesima conferma di come venga regolarmente manipolata la realtà dei fatti a tutto danno dei proprietari di Costa Paradiso da parte di chi ha avuto, invece, specifico mandato a tutelarne gli interessi.
Il presidente di ATCP
Ferdinando Mulas