Francesco Pittalis, eletto lo scorso anno come membro del Consiglio Direttivo di ATCP, ha dato le dimissioni sia dal consiglio direttivo che dalla stessa ATCP. Le ragioni sono dovute ad inconciliabili divergenze insorte tra lo stesso Pittalis e gli altri componenti del consiglio sulle linee d’azione di ATCP, ed in particolare sul progetto di ampliamento dell’impianto fognario e di depurazione di Costa Paradiso.
Come è ampiamente noto da tempo, ATCP sostiene, fondatamente, che la Comunità non abbia l’obbligo né in base alla convenzione di lottizzazione, né in base alla legge di realizzare l’ampliamento dell’impianto fognario. Ma non solo. La Comunità non ha neanche un titolo di legittimazione per gestire il servizio idrico integrato, nelle modalità richieste dalla legge. Nonostante ciò, il C.d.A., ormai scaduto, ha continuato imperterrito a curarne la gestione, come se la Comunità fosse il legittimo titolare dello scarico, e ad avviare gli interventi per la realizzazione del nuovo impianto sulla base di una procedura negoziata (dunque non una gara pubblica), chiedendo ai proprietari il pagamento delle rate relative al 1° lotto.
Pittalis è su posizioni e orientamenti che rispecchiano quelli del C.d.A., e quindi totalmente diversi da quelli di ATCP. Perciò, è bene che abbia dato le dimissioni. Al suo posto, subentra Davide Mancino, il primo dei non eletti, dopo Pittalis.
Ferdinando Mulas