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Immagine del redattoreFerdinando Mulas

Si vuole ancora il Comune dentro la Comunità


Gentili iscritti/simpatizzanti, signori partecipanti,

A poco più di una settimana dall’assemblea dei Partecipanti della Comunità, ATCP avverte la necessità di fare chiarezza circa la proprie posizioni ed i propri intendimenti in vista dell’importante appuntamento assembleare del 26 novembre p.v. ATCP si era dichiarata disponibile a sostenere il tentativo del dott. Ferdinando Buffoni alla condizione di condividere un preciso programma di cambiamento nella gestione della Comunità, in grado di dare una risposta concreta alle gravi problematiche in cui versa il comprensorio ed anche alle aspettative emerse con veemenza il 10 agosto scorso. In sostanza, un programma che coniugasse il necessario cambiamento con la pacificazione degli animi di tutti i proprietari.

In questo quadro, erano intervenute col dott. Buffoni positive convergenze sia sulla soluzione dei più importanti problemi, tra cui la fognatura e il servizio idrico integrato, sia sul quadro politico che avrebbe potuto e dovuto sorreggere l’intelaiatura del l’accordo, insieme all’impegno per un ritorno del villaggio alla piena legalità in tutti i settori. Al riguardo, erano state anche individuate alcune condizioni minime imprescindibili, tipo l’esclusione dalla sfera amministrativa dei soggetti coinvolti nell’ultima gestione comunitaria e, in particolare, il ritorno del Comune ai suoi compiti istituzionali di governo del territorio e di controparte convenzionale, e dunque assolutamente da escludere nella gestione (privata) del villaggio.

Questo positiva confluenza d’opinioni, preludio alla stesura di un’intesa vincolante tra le parti, si è bruscamente interrotta negli ultimi giorni per il cedimento alle pretese del Comune di essere comunque presente negli organi di gestione della Comunità con propri esponenti o persone di massima fiducia, in cambio del sostegno al dott. Buffoni dei 1491 millesimi in sua dotazione. L’accettazione di queste condizioni da parte del dott. Buffoni e del suo gruppo, rappresentato dai grandi imprenditori edilizi di Costa Paradiso, sono considerate da ATCP del tutto incoerenti rispetto alla necessità di produrre un cambiamento vero nell’ambito di un ripristino della piena legalità su territorio.

Nel considerare pertanto chiuso il tentativo di giungere ad un positivo accordo con il gruppo Buffoni, e pur restando disponibile a riprendere il dialogo a fronte di un ripensamento delle posizioni da esso assunte, ATCP:

  • ritiene di dover aprire un immediato confronto dedicato alla formazione di una lista alternativa, costituita da persone competenti ed oneste, aperta a tutte le componenti e ai singoli interessati ad una profonda riforma delle istituzioni e a una soluzione dei problemi di C.P. nella piena legalità;

  • fa appello agli iscritti e ai simpatizzanti ad intensificare in questi ultimi giorni i loro sforzi nella raccolta delle deleghe e ad ampliare le adesioni, al fine di contrastare più efficacemente, in assemblea, le pretese del Comune e i grandi portafogli di millesimi;

  • Invita tutti i proprietari e gli uomini liberi a presenziare in massa all’assise del 26 novembre e a sostenere le posizioni di ATCP da sempre, e nella circostanza, unico baluardo contro la speculazione, proteso ad uno sviluppo equilibrato del comprensorio nella strenua difesa dei risparmi e degli investimenti dei suoi fruitori;

  • In alternativa chiede la delega da inviare in posta elettronica all’indirizzo: delega@atcp.it

IL PRESIDENTE di ATCP

Ferdinando Mulas


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