Da qualche tempo si susseguono, nei vari blog, articoli a firma di chiunque abbia desiderio di esprimere la propria opinione sulla situazione di Costa Paradiso. Tutti hanno naturalmente, già distillata, la medicina giusta per risanare i mali del territorio. Tra essi è molto attiva Diana Lanciotti, che è riuscita a coinvolgere il dr. Ferdinando Buffoni, di cui pubblica un appello rivolto a tutti i partecipanti, ma in particolare “alle personalità che costituiscono riferimento per i gruppi organizzati esistenti, perché operino nella direzione di una, sia pur temporanea, gestione concordata facendo opera di convinzione e di stimolo nell’ambito della loro rete di relazioni”.
L’appello del dr. Buffoni a trovare una soluzione condivisa fra i vari gruppi , più o meno organizzati, costituitisi fra i partecipanti della Comunità di Costa Paradiso, parte, tuttavia, dal presupposto che l’assemblea del 10 agosto u.s. non sia valida e, conseguentemente, che non sia valida l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione e del nuovo collegio del rappresentanti, svoltasi nel corso dell’assemblea stessa. In sostanza, il fatto che:
il presidente eletto dell’assemblea Piergianni Addis, seguito dal notaio chiamato a verbalizzare e dal personale amministrativo, abbia deciso, dopo essere stato contestato per il mancato rispetto dell’art. 51 del regolamento, di sospendere l’assemblea, senza comunicarlo ai presenti;
la metà dei presenti, dopo l’intervento del sindaco di Trinità in favore di Piergianni Addis, abbia deciso di lasciare, in parte anche per stanchezza fisica, la sala assembleare, sono, per il dr. Buffoni, motivazioni più che sufficienti per giudicare invalida l’assemblea.
Per contro, non avrebbe alcuna rilevanza e significato che una parte importante dei partecipanti, circa 180/200 persone, abbia deciso, in piena sovranità, di:
continuare l’assemblea, eleggendo un nuovo presidente ed un nuovo segretario;
procedere alle votazioni per l’elezione degli organi di gestione e di controllo della Comunità, utilizzando i tagliandi di voto distribuiti in sede di registrazione dei partecipanti all’assemblea;
procedere alla proclamazione degli eletti per i due organi;
verbalizzare formalmente le suddette operazioni e notificare i relativi atti agli uffici della Comunità.
Pertanto, l’appello del dr. Buffoni è in linea con la posizione assunta dall’ex presidente Addis: non tiene conto del fatto che, nell’assemblea del 10 agosto, è stato validamente eletto un nuovo C.d.A. Ora, a questo proposito, si possono anche avere opinioni discordanti, ma in questo caso è necessario che tali opinioni siano sorrette, per gli effetti che hanno sulla Comunità, da adeguate argomentazioni giuridiche. Non lo ha fatto finora l’ex presidente dell’ex C.d.A., non lo fa il dr. Buffoni nel suo appello, che, proprio per questo, finisce con l’essere poco credibile.
Oggi, siamo semplicemente chiamati ad affermare il nostro diritto di esercitare le funzioni del C.d.A., che vengono contrastate dalla compagine decaduta: non esistono terze parti. Chiunque altro si proponga come salvifico attore non eletto, si assume la colpa di aggravare ulteriormente il contesto. E il nuovo consiglio si sta attivando per uscire dallo stato di incertezza e per operare per il bene della collettività. Quello che si vuole mettere in evidenza è che il nuovo C.d.A. avrà di certo bisogno di tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questo territorio, tuttavia, non si può lasciare spazio libero ad opinioni che generano semplicemente altra confusione e che non costruiscono nulla. Con questo non si vuole suggerire un silenzio accondiscendente a coloro che vogliono esprimere il loro parere, ma la situazione è già di per sé abbastanza complessa, anche senza il contributo di battitori liberi, che, in assemblea, non hanno voluto esprimersi e che, ora, fuori dal rischio di essere eletti, propongono la panacea di tutti i mali.
L’auspicio è, perciò, che si evitino sortite di opinione senza misurarne tutte le conseguenze; e questo per il bene del territorio: l’assemblea c’è già stata ed ha eletto il nuovo C.d.A. ed il nuovo C.d.R.
IL PRESIDENTE DEL NUOVO C.d.A.
Ferdinando Mulas