Cari lettori,
In forma anonima, mi giungono accuse secondo cui istighi a non pagare le quote della Comunità o i consumi idrici.A tutti quanti, anche a chi si lancia in dichiarazioni senza prima farsi una cultura generale, voglio riproporre le mie dichiarazioni pubbliche rese in data 29 Novembre 2015 presso il sito di ATCP e diffuso anche tramite Newsletter, dal titolo “Richiesta di pagamento della Comunità: come comportarsi”, in cui in modo chiaro ed inequivocabile invito tutti quanti a pagare sia le quote che i consumi idrici, e farlo nei tempi richiesti.
Riporto il passaggio più importante:
“…L’invito che vogliamo rivolgere a tutti è di pagare quanto richiesto a saldo della attività di gestione e dei consumi idrici, e di farlo entro i tempi richiesti per agevolare la normale attività. È bene insomma fare una netta distinzione tra le quote per la gestione generale (per le quali da anni ATCP si esprime favorevolmente al pagamento) e quelle per il progetto di ampliamento dell’impianto fognario sul quale ATCP ha forti perplessità e invita tutti alla prudenza in attesa delle decisioni del TAR…”
Queste sono le dichiarazioni di pubblico dominio, da me firmate, che non lasciano spazio ad altre interpretazioni che non siano il frutto di persone abituate a manipolare la realtà.
Nel mio ultimo articolo dal titolo “Avviati al fallimento” metto in luce un aspetto che tutti quanti ci ostiniamo a non riconoscere: la struttura del bilancio della Comunità, così com'è, non va bene, perché non rispecchia affatto la situazione finanziaria reale, né, tanto meno consente di fare un'analisi della spesa per tipologia o per centri di costo. Di qui la necessità di predisporre, accanto a quello civilistico-formale, un bilancio sostanziale che riporti le cifre reali delle varie poste di bilancio. Questo per evitare manipolazioni della realtà, ma anche le brutte sorprese finali. E' un principio di trasparenza, oltre che di sana e corretta amministrazione. In quest'ottica, la svalutazione dei crediti ritenuti ormai non esigibili (lo dimostra l’incasso pressoché zero ottenuto in questi tre anni dei debiti pregressi verso i grandi morosi), non è un modo di favorire i debitori, bensì una presa d'atto di una realtà che si è formata in un arco di tempo non breve; un'interpretazione diversa è utile solo a fare propaganda elettorale, come sta facendo l'Anonima Proprietari, che purtroppo per tutti non cambierà i fatti.
A questo aspetto devo aggiungere la precisazione che "svalutazione" nei bilanci non è sinonimo di "taglio" o "cancellazione" di un debito, ma più semplicemente è l'inserimento a bilancio di una posta per il suo reale valore di mercato al fine di comunicare all'esterno la reale esigibilità del credito vantato. E' bene non confondere questi due aspetti sopratutto da parte di chi ci amministra e prepara i bilanci.
Concludo dicendo che purtroppo sembrerebbe che con l’elezione del nuovo Sindaco, all'amministrazione attuale siano saltati i nervi, e si lasci andare a dichiarazioni per interposta persona, anonime e strillate in un modo quanto mai invadente e fastidioso. Invito pertanto tutti quanti a non partecipare alla rissa verbale in cui qualcuno ci vuole trascinare, concentrandosi invece sui costi reali sostenuti da questa amministrazione che pesano sulle tasche di tutti noi a cui dobbiamo necessariamente porre un freno.
Stefano Angeli